12 film più commoventi del 2015

Ecco qui una lista di alcuni film usciti quest’anno che ci hanno fatto commuovere:

Room

Jack vive nella stanza. La stanza è la sua casa. Il lavandino, il lucernario, la lampada sono i suoi amici. E Ma’ è sempre con lui. La notte, quando irrompe Old Nick per infilarsi nel letto di suo madre, Jack sta nascosto nell’armadio, ma poi è di nuovo mattina e tutto va bene. Quando compie cinque anni, però, la mamma lo sorprende con una rivelazione sconcertante: c’è un mondo al di là della porta blindata di cui non conoscono il codice, fatto di cose e persone reali, e loro devono uscire da lì e devono ad ogni costo tornare a casa, quella vera.

È un film di una potenza sfaccettata, che può rimare col disagio, anche estremo, che prende lo spettatore alla primissima sequenza. Oppure può rimare con tensione, speranza, paura, gioia immensa o immenso sollievo in base alle scene mostrate.

 

Fast & Furious 7

“See You Again”

Per tutti gli amanti delle 4 ruote e quindi di tutta la saga di Fast & Furious, il settimo capitolo diciamo che chiude un parte della saga in quanto è l’ultimo film ad avere tra i protagonisti Paul Walker. Chi parla di Fast & Furious nomina per forza di cose anche Paul. E che dire della toccante scena finale che i produttori hanno creato in suo onore, da brividi.

Lo stagista inaspettato

Basta la dolcezza di Robert De Niro a farci commuovere.

Una società di moda assume uno stagista decisamente fuori dagli schemi: Ben Whittaker (Robert De Niro) un settantenne pensionato che ha scoperto che in fondo la pensione non è come immaginava e decide così di sfruttare la prima occasione utile per rimettersi in pista. Nonostante le diffidenze iniziali, Ben dimostrerà alla fondatrice della compagnia (Anne Hathaway) di essere una valida risorsa per l’azienda e tra i due nascerà un’inaspettata sintonia.

 

Brooklyn

Eilis sta per partire per l’America, in Irlanda sembra non avere un futuro e la famiglia, aiutata dal prete, la spedisce nel nuovo mondo in nave. Sono gli anni ’50. A New York si ambienta a fatica e combatte con un’insopprimibile nostalgia fino a che non conosce un ragazzo italoamericano. Quando la morte dell’unica sorella, rimasta in patria a badare alla madre, la costringerà a ritornare brevemente a casa si accorgerà di quanto di sè ha lasciato in quei luoghi e di quanto il fascino di una vita lì, in quel mondo che ora le sembra lontano da quello moderno ma poco elegante e poco composto dell’America, sia ancora forte in lei.

 

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II

L’ultimo film, per gli amanti dei libri, chiude definitivamente un era e i fan che hanno visto il film al cinema credo che la lacimuccia è scesa, e forse anche più di una. Non solo perchè segnava la fine ma anche perchè ogni scena è stata girata in maniera perfetta rimenando fedele al libro e questo è un bene.

Peeta: “Tu mi ami, vero o falso?”. Katniss: “Vero”.

Carol

New York, 1952. Therese Belivet è una giovane donna impiegata in un grande magazzino di Manhattan. Richard vorrebbe sposarla, Dannie vorrebbe baciarla ma lei ha occhi solo per Carol, una cliente distinta, rapita da un trenino elettrico e dal suo interesse. Un guanto dimenticato e un trenino acquistato dopo, Carol e Therese siedono ‘affamate’ in un café. Carol ha un marito da cui vuole divorziare e una bambina che vuole allevare, Therese un pretendente incalzante e un portfolio da realizzare. Sole dentro il rigido inverno newyorkese e congelate dalle rigorose convenzioni dell’epoca, Carol e Therese viaggiano verso Ovest e una nuova frontiera, che le scopre appassionate e innamorate. Nell’America della Guerra Fredda, che considerava l’omosessualità come un disturbo sociopatico della personalità, Carol e Therese sfideranno i giudizi morali e scioglieranno l’inverno nel cuore.

In Carol, la vicenda sentimentale è svolta dal lungo flashback di Therese, diventando un omaggio sentito al cinema del passato. Ma Carol è altro e oltre, è un melodramma intimo, che scorre quasi interamente di dentro, si nasconde dietro ai volti e in un segreto che non può essere detto

Everest

Il film è tratto da una storia vera, e chi conosce la storia saprà che il film è molto toccante.

Due diverse spedizioni sfidano i limiti della natura per tentare di scalare le cime dell’Everest. Mettendo alla prova il proprio coraggio e la propria resistenza, gli scalatori si troveranno ad affrontare ostacoli naturali quasi impossibili da superare e ad iniziare una dura lotta per la sopravvivenza.

Everest

 
 
Dark Places – Nei luoghi oscuri
 
Nonostante il film è tratto da un libro merita davvero di essere visto.
 
All’età di sette anni, Libby Day è sopravvissuta al massacro che ha sterminato la sua famiglia ed ha testimoniato contro il fratello, indicando in lui l’assassino. Trent’anni dopo, Libby è costretta a confrontarsi con un gruppo ossessionato dalla risoluzione di noti casi criminali, che ha diverse domande da porgerle sull’orribile evento a cui è scampata. Nuovi ricordi, vecchi sospetti e sconvolgenti novità portano così Libby a rimettere in discussione la sua testimonianza, spingendola a ricercare la verità sul suo tragico passato.
 
Dark Places in nessun momento cerca di mascherare la sua provenienza letteraria (il libro “Nei luoghi oscuri” di Gillian Flyn, stessa autrice di “L’amore bugiardo” da cui è stato tratto Gone Girl). Il film si dipana con il medesimo passo di un romanzo, raccontando in parallelo la storia che si svolge nel presente e quella che si svolge nel passato, lasciando così che ci siano due centri emotivi, quello dell’intreccio di ieri e quello dell’intreccio di oggi. È sempre chiaro che dal primo deriva il secondo ma anche che quell’evento sanguinoso che ha cambiato tutto è solo un pretesto, utile ad indagare i movimenti di questi personaggi e soprattutto a stupire. La soluzione, le motivazioni e la maniera in cui si arriverà a scoprire cosa sia successo giocano infatti in un terreno che sta tra Cormac McCarthy e l’ingiustizia dei fratelli Coen. Eppure Gilles Paquet-Brenner sceglie di non somigliare a nessuno.
 

Joy

Per chi ama Jennifer Lawrence non può non vedere Joy uno dei pochi film con lei protagonista davvero toccante.

La storia turbolenta di una donna e della sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che sopravvive da decenni.

Tradimento, inganno, perdita dell’innocenza e pene d’amore sono gli ingredienti di questa intensa ed emozionante storia sul diventare punto di riferimento sia nella vita privata sia nell’ambito professionale, scontrandosi con un mondo del lavoro che non perdona. Gli alleati diventano nemici e i nemici diventano alleati, sia dentro che fuori la famiglia, ma il lato più intimo di Joy e la sua fervida immaginazione la aiutano a superare i problemi con cui si dovrà scontrare.

Il film uscirà nelle sale italiane il 14 gennaio 2016.