Gli hashtag più divertenti del 2014

Ormai, per ricordarsi gli eventi più importanti di un anno trascorso, ci si ricordano gli hashtag ufficiali, o quelli che sono venuti fuori imprevedibilmente nelle diverse occasioni. Il Wall Street Journal ha individuato i cinque hashtag più divertenti del 2014, e non sono gli unici.

Si parte con le Olimpiadi invernali in Russia. Soči non si è mostrata sempre pronta alla situazione, e in molti hanno cominciato a raccontare le rocambolesche avventure in hotel e strutture ricettive, spesso alle prese con bagni bizzarri. Il disagio della città è diventato #SochiProblems.

Anche gli Oscar hanno fatto il loro dovere. Dopo la selfie di gruppo, uno dei temi più discussi è stata la mancata statuetta al povero Leonardo Di Caprio, alla quarta nomination.

#PoorLeo e #GiveLeoAnOscar sono diventati dei meme rimbalzati tra Twitter e Tumblr.

Con #TrueDetectiveSeason2 i fan della serie si sono divertiti a immaginare improbabili accoppiate per sostituire la coppia Woody Harrelson and Matthew McConaughey.

Le imprese del portiere americano Tim Howard hanno scatenato l’immaginazione sulle ipotetiche applicazioni del suo talento. Ecco #ThingsTomHowardCouldSave.

Non poteva bancare #BendGate, il caso scoppiato subito dopo il lancio dell’iPhone 6 Plus a settembre.

Giocando in casa, abbiamo avuto le nostre belle soddisfazioni. Il convinto #VinciamoNoi di Grillo, dopo i risultati delle elezioni è diventato un obbligato #VinciamoPoi.

Si è distinto anche il renziano #staisereno, entrato così tanto nel gergo comune da essere diventato un modo di dire ben oltre il periodo di Letta dimissionario.