13 Reasons Why: la doppiatrice di Hannah risponde alle domande dei fan

13 Reasons Why è stato uno dei prodotti di Netflix di maggior successo nel 2017, cosi abbiamo deciso di intervistare la doppiatrice dei Hannah Baker.

Si chiama Martina Felli ed è la doppiatrice italiana di Hannah Baker la protagonista di 13 Reasons Why, la serie tv rivelazione del 2017 della piattaforma Netflix. Visto il rinnovo per una seconda stagione della serie abbiamo deciso di intervistarla per scoprire che ne pensa della serie, del bullismo, delle difficoltà di doppiaggio e molto altro.

La doppiatrice si è dimostrata essere una ragazza davvero disponibile e gentile, con la quale è stato divertente poter scambiare due chiacchiere. Martina, dopo aver doppiato la giovane protagonista americana, ha ricevuto centinaia e centinaia di richieste di audio (qui potete trovare la raccolta completa dei suoi audio divisi per nome)

Ecco la nostra intervista:

Come ti sei sentita a doppiare un personaggio che in poco tempo è diventato significativo per gli adolescenti?

Devo ammettere che, quando ho saputo di aver vinto il provino per Hannah e ho iniziato a doppiarla, non immaginavo che la serie sarebbe diventata così popolare. La mia unica paura era di non essere all’altezza del compito, perché, sebbene durante il provino avessi visionato solo un paio di scene, avevo capito che, in caso di vittoria, mi sarei trovata a fronteggiare un personaggio psicologicamente molto complesso.
Mi sono approcciata al doppiaggio come faccio sempre: cercando di rendere al meglio le emozioni di Hannah senza snaturarla. A questo proposito, devo ringraziare il direttore del doppiaggio di Tredici, Federico Zanandrea, che mi ha seguita con un’attenzione e una cura particolari e mi ha aiutata moltissimo.
Appena la serie è uscita e ho visto fioccare commenti su Facebook e Twitter, ho realizzato quanto successo stesse avendo, e il pensiero che così tante persone stessero ascoltando la mia voce mi esaltava e al tempo stesso mi paralizzava dal terrore. Faccio la doppiatrice da quasi 7 anni ed è la primissima volta che mi capita di doppiare una serie diventata cult a tutti gli effetti. E i fan con cui ho avuto il piacere di parlare finora mi hanno detto di aver apprezzato il mio lavoro, quindi che posso volere di più?

 

Qual è il tuo personaggio preferito? E quello che più odi?

A parte Hannah, che occupa un posto speciale nel mio cuore, il mio preferito è Clay, perché è di una dolcezza disarmante. Non c’è un personaggio che odio nel vero senso del termine, ma quelli che mi hanno fatto provare le emozioni peggiori in sala di doppiaggio sono stati sicuramente Bryce e Justin.

 

Quale scena di Hannah è stata più difficile doppiare?

Senza dubbio tutte le narrazioni fuori campo, cioè le cassette. Senza espressioni facciali da seguire, c’era il rischio che venissero tutte uguali. Anche in questo caso ringrazio nuovamente Federico Zanandrea, per avermi instradata nel modo giusto.

 

Cosa hai pensato durante la scena del suicidio di Hannah?

Mi si è spezzato il cuore, perché si percepivano chiaramente tutta la sua disperazione e la sua solitudine. Anche se in fin dei conti è solo finzione, ho pensato che non fosse affatto giusto. Che Hannah avrebbe dovuto salvarsi.

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La scena che hai dovuto doppiare più volte?

Credo qualche cassetta, ma onestamente non ricordo quale!

 

Ti sei commossa o hai mai pianto durante il doppiaggio? Se sì per quale scena in particolare?

Sicuramente, l’abbandono di Jessica e Alex è tra le scene che mi hanno fatta stare peggio, perché mi ha ricordato un’esperienza molto simile che ho vissuto alle superiori e che mi aveva fatto soffrire tantissimo. Ad avermi commossa nel vero senso del termine, però, è stata la cassetta dedicata a Clay. In particolar modo, la scena in cui Hannah gli chiede “perché non me l’hai detto quando ero ancora viva?”. Non sono riuscita a trattenere le lacrime, in quel punto.

 

Cosa ne pensi in generale della serie tv?

La trovo davvero ben fatta e il messaggio che trasmette è di un’importanza che ritengo fondamentale: come una parola può uccidere, allo stesso modo una parola può salvare una vita.
Mi auguro che Tredici riesca a sensibilizzare quante più persone possibili riguardo il tema del bullismo, da molti sminuito e sottovalutato. Tante persone con cui ho avuto occasione di scambiare due chiacchiere mi hanno confidato di essere state vittime di bullismo, o addirittura di esserlo ancora oggi. Spero con tutto il cuore che la serie riesca ad aprire gli occhi a chi ha provocato e sta tuttora provocando volontariamente del dolore. Se questo accadesse, sarebbe una splendida vittoria.

 

Infine domanda che tutti i fan aspettano: doppierai ancora Hannah nella seconda stagione?

Salvo imprevisti, sì! Dovrei doppiarla ancora io. Ma non mi sbilancio, non si sa mai…

Ringraziamo ancora una volta Martina Felli per il suo tempo concesso e per la sua disponibilità.

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