Snapchat, l’applicazione per inviare foto e video ai propri contatti che non ha mai preso piede in Italia ma che negli Usa è popolarissima, ha confermato che centinaia di migliaia di fotografie private dei suoi utenti sono trapelate in rete, ma non tramite una violazione dei loro server.
Ieri ha iniziato a circolare online un file da 13GB di “scatti” intimi attraverso siti come 4chan ed altri ancora.
In passato, Snapchat aveva già subito violazioni della sicurezza, ma questa volta la colpa è stata di applicazioni di terze parti.
“Le vittime hanno subito il furto di foto perchè hanno utilizzato applicazioni di terze parti esterne a Snapchat, una pratica che abbiamo sempre vietato nelle nostre politiche”, ha dichiarato Snapchat attraverso il suo account Twitter ufficiale.
Sono le applicazioni come SnapSave o SnapKeep e probabilmente altre ancora, che consentono di salvare le foto di Snapchat ad essere state vittime di un attacco “Possiamo confermare che nessun server Snapchat è stato violato e non siamo noi i responsabili di quanto è successo”, ha detto un portavoce di Snapchat in un comunicato, aggiungendo che “Monitoriamo l’App Store e Google Play in cerca di applicazioni illegali e generalmente siamo riusciti ad eliminarle”.
Il file contenente le foto private di Snapchat rubate ad insaputa degli utenti conterrebbe più di 100.000 fotografie.
Gli utenti di 4chan che hanno avuto modo di vedere molte delle immagini trafugate, confermano trattarsi nella maggior parte dei casi, di immagini di pedo pornografia ed immagini pornografiche in generale. Le oltre 200.000 immagini sono già state raccolte in un apposito database e verranno pubblicate a partire dal 12 Ottobre attraverso la distribuzione di un file torrent.
Dopo lo scandalo iCloud Apple, siamo così di nuovo a fronteggiare un nuovo caso di furto di immagini, già rinominato dalla rete caso “Snappening” ed ennesima dimostrazione del fatto che prima di inviare foto “particolari” sulla rete è bene pensarci più di una volta!