Una Mamma per Amica: tutte le foto in esclusiva e ultime novità

Il revival di Una mamma per amica: di nuovo insieme, si appresta a tornare nuovamente, dopo ben 9 anni di assenza, con quattro puntatone speciali di 90 minuti ognuna legata a una stagione dell’anno, arriverà su Netflix il 25 novembre

A Los Angeles, sui luoghi della serie, tra il Dragonfly Inn sulla Terza Strada e la famosa piazza, c’è il grande fermento di quando si va a lenire una nostalgia, ma anche una certa tristezza perché non si è tutti quelli che si sperava di essere:l’attore Edward Herrmann, nonno Richard, è morto di tumore l’ultima notte del 2014, e così si ricomincia, sì, ma senza un pezzo. «Portiamo i segni di questa perdita. Dovevamo prendere il via da lì, da mio “padre” che non c’è più», racconta Lauren Graham, «come ogni vuoto, ci fa focalizzare l’attenzione su quello che veramente conta. Lorelai ha uno sviluppo bloccato da “sono ancora una teenager, vero?”, ma adesso è come se capisse di colpo che l’adolescenza è finita e bisogna riconciliare le età, comprendere che cosa è appropriato e che cosa non lo è più. Anche nei confronti di Luke: il loro sarà un cammino di maturazione».


«Edward non era solo un attore meraviglioso, era un amico», lo ricorda la «moglie» Kelly Bishop, «sarebbe stato così felice di tutto questo, così abbiamo fatto in modo che continuasse a esserci, in qualche modo». «Rory l’avevamo lasciata appena laureata, giornalista al seguito della campagna presidenziale di Obama», prosegue Alexis Bledel, «solo che con gli anni il mestiere è cambiato, e lei è costretta a dire frasi tipo “avevo una carriera davanti”, vagabondando da un divano di un amico all’altro, cercando di trovare storie sulle quali scrivere». «Mi sento come se non avessi mai smesso di abitare in quella via, di pedalare su quella bici», ride Lauren, che dopo l’ultimo bacio di Lorelai a Luke è stata anche Sarah Braverman nella serie Parenthood.


«Dopo l’annuncio che Netflix avrebbe acquistato la serie, sono iniziate le congratulazioni. Non ho mai avuto dubbi se accettare o meno, sapevo che non eravamo al capolinea». Poche e sparse sono le rivelazioni sulla trama delle nuove puntate che riusciamo a scucire: «Neanche all’inizio della serie, quando io avevo 32 anni e lei 16, ci relazionavamo come le “tradizionali” madre-figlia. Siamo sempre state complici, due donne allo stesso livello, e ora che siamo cresciute (è Rory adesso ad avere 32 anni, ndr) questo sarà ancora più evidente». E poi ancora: «In uno show più lungo, senza tagli per la pubblicità, ritroverete gli stessi dialoghi fiume, ma ogni personaggio ne uscirà rinvigorito nella sua voce personale».


Alexis-Rory: «Con chi finirò tra Jess, Dean e Logan, i ragazzi che mi corteggiavano nella prima serie? Tutti e tre perseverano. Ma mi sento di spendere una buona parola sul mio personaggio: non sta con tutti contemporaneamente, mica è una poco di buono!». Lauren-Lorelai: «L’amore con Luke?Posso solo dire che lei gli farà sempre visita alla tavola calda, e il caffè si rovescerà ancora», e prosegue: «Se hanno avuto dei bambini? Forse ci sono dei piccoli cappelli da baseball nascosti in qualche cespuglio, ma non ce ne siamo mai accorti».
Quando interpreti un personaggio così a lungo (la serie è andata in onda dal 2000 al 2007) e, dopo molto tempo, rindossi i suoi vestiti, rischi di confonderti con loro: «Come Lorelai sono una donna vulnerabile, ho linguaggio svelto, energia simile. Io invece mi cruccio di più. Lei mi direbbe: “Hey, ma di che ti preoccupi, su!”. Molte donne mi hanno raccontato che dopo di noi si sono sentite ragazze-madri meno sole. Dopo di noi, in tante si sono iscritte all’Università di Yale proprio come Rory, e madri e figlie si sono trovate meglio dentro una relazione meno rigida, più divertente e aperta».


A proposito: nel frattempo Alexis Bledel, tra Sin City e Mad Men, mamma lo è diventata veramente e senza troppo rumore («Vai dietro le quinte per un po’, via dai riflettori, ma è solo un attimo: il successo, da quando ti ha strappato via dall’essere solo una studentessa del college, è sempre lì, perché per i fan sarai Rory per sempre»). Lauren Graham: «Io ho perso mia madre, e mamma non lo sono mai diventata, ma mi prendo cura del figlio del mio compagno (l’attore Peter Krause, ndr) e, sulla scena, uso questa mia esperienza. Neanche George Clooney del resto è mai stato dottore, eppure in E.R. ha fatto comunque un lavoro eccezionale».


Scott Patterson aggiunge: «Sento di assomigliare a Luke: leale, affezionato al suo mondo piccolo, uno che non ama i cambiamenti ma ama le persone che si sceglie. Di lui ti puoi fidare. Sono cresciuto in una realtà simile a Haddonfield, nel New Jersey, 15 mila persone, di cui parecchie bizzarre. Era una cittadina storica, ci aveva dormito George Washington, ai tempi del proibizionismo era impossibile trovare dell’alcol e le facciate potevano essere dipinte solo di cinque colori, approvati dai consiglieri locali: tutto molto Stars Hollow. Se m’innamorerei mai di una come Lorelai? Tutti prima o poi, nella vita, attirano a sé qualcuno a cui però permettono di scappare. A quel punto diventa difficile stringere un accordo, sottoscrivere un patto, perché quella persona anche se si gira ancora una volta, in fondo è già di spalle».


«Ci ho messo due secondi a dire sì a Netflix. Forse uno e mezzo»
, continua Scott. «Nessuno era rimasto soddisfatto di come era finita, troppe questioni in sospeso. Dopo l’Atx Television Festival del 2015, dove ci siamo riuniti per la prima volta, all’aeroporto di Austin ho incontrato un soldato dell’Iraq. Mi è venuto incontro in lacrime e mi ha abbracciato. “Grazie: tutti i miei commilitoni, conclusa la missione, hanno guardato la serie. Ci faceva sentire protetti, circondati d’amore». «Il cuore è la famiglia, l’unione tra persone che hanno bisogno di altre persone, gli abitanti che si sostengono a vicenda. Valori fondamentali, anche per le nuove generazioni», rafforza Alexis. «È universale: tutti, anche i millennials, vogliono ridere, tutti vogliono amare». «Per me resta un mondo perfetto verso cui fuggire, in cui perdersi, com’era quand’ero piccola lo scantinato della sit com Laverne & Shirley», aggiunge Lauren. «Mi fa sentire ancora una bambina in esplorazione, dentro un sogno. Sono certa che ognuno di noi, a tornare sotto la neve, gli alberi e il cielo di Una mamma per amica, ha avuto il proprio profondo momento di stupore».

Fonte