Il film che sono stati criticati durante il loro debutto

Ci sono film, che con il passare degli anni hanno fatto la storia del cinema, ma che durante il loro debutto furono letteralmente “massacrati” dalla critica definendoli un totale disastro. Ma a lungo andare questi film hanno riscosso un successo enorme ed ecco qui alcuni esempi:

Shining

Il grande Roger Ebert massacrò il film di Stanley Kubrick, Variety lo definì “la distruzione di tutto ciò che rendeva terrificante il film di Stephen King”

Shining

Psycho

Venne definito “la macchia su una carriera onorevole”, e il New York Times scrisse che “non era un film molto sottile”, e che era un lavoro “palesemente low budget”.

Psycho

Il mago di Oz

The New Yorker: “Un film che non mostra alcuna traccia di immaginazione, buon gusto o innocenza”: praticamente il contrario di come lo vediamo oggi.

Il mago di Oz

Fight Club

Il New York Daily lo definì: “Un film difficilmente rivoluzionario”; il Miami Herald: “un vero disastro”, e il Boston Globe “un atto d’accusa chic ai vuoti valori materialisti”.

Mamma ho perso l’aereo

“La trama è così implausibile che rende difficile che a qualcuno importi della sorte del bambino” scrisse Ebert sul Chicago Sun-Times.

Mamma ho perso l'aereo

 

L’esorcista

Un vero disastro, decisero i critici all’unanimità. “Stabilisce un nuovo livello di grottesco negli effetti speciali” (The New York Times), “La maggior debolezza di Friedkin sta nell’incapacità di fornire informazioni visive sui personaggi… si parla troppo” (The Village Voice), “Non è altro che un film porno sulla religione” (Rolling Stone).

L'esorcista

Predator

“Un film d’azione che cerca di compensare l’esile trama con sequenze di uccisione” (Variety), “Noioso e con poche sorprese” (The New York Times), “Nonostante lo stile ritmato, succede ben poco” (Chicago Reader)

Predator

Apocalypse Now

“Anche se molte scene tolgono il respiro, il film è emotivamente ottuso e intellettualmente vuoto” (Time)

Apocalypse Now

Il laureato

“Questo tipo di filmmaking sposta i valori, sposta l’attenzione, sposta l’enfasi, sposta tutto pur di funzionare immediatamente (…) Mike Nichols è demagogico” (Harper’s).

Il laureato

Paura e delirio a Las Vegas

Per il San Francisco Chronicle è un film “deludente, senza senso e ripetitivo”, per Roger Ebert “è un film-scherzo, se solo avesse almeno un momento di scherzo”, e per il Washington Post “venire forzati a guardarlo è come esser costretti ad ascoltare brutta musica heavy metal”.

Paura e delirio a Las Vegas