I 10 film che hanno distrutto la carriera delle Star

Di flop ce ne sono stati tanti in un secolo di cinema, ma a volte escono dei film talmente sfortunati che non si limitano a tonfare al box office, ma finiscono anche per rovinare – o quasi – la carriera degli attori coinvolti. Da Natalie Portman in Star Wars a Kevin Costner in Waterworld, diamo uno sguardo ai casi più clamorosi.

NATALIE PORTMAN – STAR WARS

Quando fu scelta per interpretare la regina Amidala, futura mamma di Luke e Leila, nella trilogia prequel di Star Wars, Natalie Portman non avrebbe mai potuto immaginare di essersi imbarcata in una serie di film tra le più detestate nella storia del cinema. E nemmeno che il suo personaggio sarebbe stato scritto così male da farla passare per un’attrice mediocre. “Tutti pensavano che fossi un’attrice terribile – ha dichiarato di recente – Ero nel più grande incasso del decennio e nessun regista voleva lavorare con me”. Per fortuna l’attrice si è poi totalmente ripresa e ha anche vinto un Oscar con Il cigno nero.

SYLVESTER STALLONE – COP LAND

Il ruolo della vita, all’apparenza. Nel 1997, un Sylvester Stallone in declino ha modo di dimostrare le sue doti di attore nel western urbano Cop Land, diretto da James Mangold. Interpreta lo sceriffo di una cittadina ai margini di New York, sovrappeso, depresso e sconfitto dalla vita, e tiene testa tranquillamente a gente come Harvey Keitel e Robert De Niro. Incredibile, dunque, scoprire che il ruolo gli ha quasi stroncato del tutto la carriera, perché dopo Cop Land a Hollywood non sapevano più decidersi se Stallone volesse continuare con i ruoli drammatici o con la sua precedente carriera di action star – determinando uno stallo letale per l’attore, che si sarebbe ripreso solo una decina di anni dopo con Rocky Balboa, John Rambo e I mercenari.

BEN AFFLECK – AMORE ESTREMO

Nel 2003, Ben Affleck gettò al vento l’ultimo straccio di credibilità rimasta alla sua carriera con Amore estremo – Tough Love, accanto all’allora compagna Jennifer Lopez. Gli ci vollero altri quattro anni, e il passaggio dietro la macchina da presa con Gone Baby Gone, per dimostrare al mondo che l’Oscar come sceneggiatore guadagnato con Will Hunting non era, dopo tutto, stato solo merito di Matt Damon.

KEVIN COSTNER – WATERWORLD

Uno dei flop più clamorosi della storia del cinema e la pietra tombale della carriera di Kevin Costner tra gli attori e registi top di Hollywood. Il film più costoso mai realizzato all’epoca (1995), funestato da problemi produttivi e da un budget in costante ascesa – al punto che, si vocifera, Costner licenziò il fidato Kevin Reynolds e finì il film da sé – Waterworld fu un tale insuccesso che Costner divenne l’ombra di se stesso e da allora non si è mai realmente ripreso il posto che gli spetta tra i grandi.

JOHN TRAVOLTA – BATTAGLIA PER LA TERRA

Quando le ossessioni di una star diventano la sua rovina. John Travolta, salvato dall’oblio grazie a Pulp Fiction e Tarantino, si preoccupò di disfare personalmente quanto di buono fatto negli anni precedenti con Battaglia per la Terra (2000), tratto da un romanzo del fondatore di Scientology (di cui la star è devota) L. Ron Hubbard. Risultato: uno dei film più derisi della storia e quindici anni di alti e bassi per l’attore, che adesso avrebbe proprio bisogno di un altro Pulp Fiction.

GEENA DAVIS – CORSARI

Un flop talmente grosso da aiutare il fallimento della Carolco, Corsari di Renny Harlin danneggiò anche irrimediabilmente la sua star, Geena Davis, fortemente voluta dal regista che all’epoca era suo marito. Negli ultimi vent’anni, la Davis si è più o meno ricostruita una carriera in TV, ma fino a Corsari era una star di Hollywood.

SEAN CONNERY – LA LEGGENDA DEGLI UOMINI STRAORDINARI

La Fox ora sta tentando di realizzare un nuovo film tratto dal bel fumetto di Alan Moore La lega degli straordinari gentlemen, perché il primo tentativo è davvero da dimenticare. La leggenda degli uomini straordinari ha poco a che fare col fumetto e azzeccò davvero poco in generale, a parte affidare il ruolo di Allan Quatermain al grande Sean Connery. Che però fu talmente deluso dalla lavorazione e dal risultato finale da scegliere di accelerare il suo pensionamento. Quello in La leggenda degli uomini straordinari è dunque il suo ultimo ruolo, ma va detto che Connery ha un curriculum talmente esaltante che nemmeno questo brutto passo falso ne ha intaccato la memoria.

DEMI MOORE – STRIPTEASE

Un triste tentativo di lucrare sulla bellezza di Demi Moore, senza però costruire un film degno di questo nome intorno al suo corpo sensuale. Striptease fu unanimemente distrutto dalla critica e snobbato dal pubblico. Demi Moore praticamente sparì dalla circolazione e il successivo Soldato Jane la seppellì completamente.

HALLE BERRY – CATWOMAN

Un’ascesa vertiginosa, un Oscar con Monster’s Ball nel 2001, il ruolo di Tempesta negli X-Men di Bryan Singer a confermarla come star e poi… poi Catwoman. Il terribile film di Pitof fu come veleno per la carriera di Halle Berry, che vinse un Razzie – l’opposto dell’Oscar – e negli ultimi dieci anni ha fatto davvero tanta fatica a riemergere, barcamenandosi tra film di dubbio gusto. Oggi si è guadagnata il ruolo principale nella serie TV Extant, prodotta da Spielberg, ma il fatto che sia attualmente il suo progetto di punta dà da pensare.

CHRIS O’DONNELL – BATMAN & ROBIN

Batman & Robin praticamente uccise il franchise di Batman, con il suo tono camp e la sua estetica kitsch, ma soprattutto con una sceneggiatura scritta da un dodicenne. Eppure le grosse star del film si ripresero tutte alla grande, specialmente George Clooney, che correva il rischio maggiore essendo l’attore principale. A fare le spese del flop fu invece il povero Chris O’Donnell, interprete di Robin, che da giovane promessa del cinema americano si è ritrovato a interpretare NCIS: Los Angeles.