Comic Con: tante novità durante il panel di The 100

La terza stagione di The 100 avrà un tema più e fantascientifico: al Comic-con, il panel dedicato alla serie tv ha raccontato cosa accadrà ai personaggi, sebbene le riprese debbano ancora iniziare. Presenti Eliza Taylor (Clarke), Bob Morley (Bellamy), Marie Avgeropoulos (Octavia), Lindsey Morgan (Raven), Ricky Whittle (Lincoln), Isaiah Washington (Thelonious) ed il produttore esecutivo Jason Rothenberg.

La terza stagione prenderà via due mesi dopo gli eventi dell’ultima puntata, quando Clarke uccide Dante (Raymond J. Barry) oltre alle persone all’interno di Mount Weather. Rothenberg ha spiegato che la presenza del dispositivo tecnologico nelle ultime scene sarà importante per lo show:

“Faremo un salto temporale tra le stagioni. Racconteremo i fatti… un paio di mesi dopo che Clarke è fuggita dalla sua gente. La storyline dell’intelligenza artificiale ci permette di avere una nuova direzione, più fantascientifica”.

La protagonista, shoccata per le sue azioni, decide di fuggire. La Taylor ha rivelato che Clarke è fuori di sè:

“È impazzita. Ciò che ha fatto alla fine della seconda stagione è stato incredibile e traumatico, quindi sta scappando, cosa che non è da lei.”

Per quanto riguarda il suo futuro con Bellamy, invece, Rothenberg ha detto che “non si sa mai”. A proposito di Bellamy, Morley ha spiegato che il suo personaggio, ora che Clarke è assente, deve prendere le redini del gruppo:

“Clarke lo ha lasciato lì per farlo diventare un leader. Quindi immagino che farà quello che Clarke non è riuscita a fare, ovvero diventare un leader”.

Octavia, invece, dovrà tirare fuori gli artigli, secondo la Avgeropoulos:

“Non si è mai sentita a suo agio. Tramite Lincoln, ha trovato il suo posto nel mondo. I Terrestri hanno tirato fuori la guerriera che è in lei. Quindi credo che potrebbe essere difficile per lei tornare dai ragazza dell’Arca e provare risentimento verso queste persone”.

La Morgan, invece, ha aggiunto che Raven deve avere a che fare con la ferita che la costringerà a stare ferma:

“Credo che sarà un po’ amareggiata per la sua ferita. Mostrerà la sua vera forza nel perdere un certo tipo di forza e ne troverà una più grande nell’imparare ad agire ad ogni costo. Ho l’opportunità di portare in tv un personaggio con una disabilità, è importante. Per quanto non lo voglia ammettere, è debole, sta vivendo la sua vita senza Finn (Thomas McDonell), sente il dolore. Sta tentando di rimettersi in sesto, pezzo dopo pezzo”.

Ad essere sempre convinto delle sue azioni, infine, sarà Lincoln che, spiega Whittle, è spinto dal senso del dovere:

“Siamo tutti segnati dalle nostre esperienze… La cosa buona di Lincoln è che ha una bussola morale che non cambia mai. Continuerà a fare immensi sacrifici per ciò in cui crede e per Octavia”.