Assassinio sull’Orient Express, la recensione in anteprima

Arriva finalmente nelle sale Assassinio sull’Orient Express, il nuovo e attesissimo adattamento del famoso romanzo di Agatha Christie.

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Il giallo dalla popolarità intramontabile ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS segue le vicende del celebre investigatore Hercule Poirot (KENNETH BRANAGH) alle prese con uno dei delitti più efferati di tutti i tempi.

Dopo lo scioccante omicidio di un ricco uomo d’affari sullo sfarzoso treno che sfreccia attraverso l’Europa nel cuore dell’inverno, Poirot deve ricorrere a tutta la sua abilità per scoprire chi nel gruppo eterogeneo di passeggeri è l’assassino, prima che colpisca ancora.

Pubblicato nel 1934, il giallo di Agatha Christie Assassinio sull’Orient Express è considerato uno dei più ingegnosi romanzi mai ideati. Più di ottant’anni dopo la pubblicazione, il libro continua a essere amato da nuove generazioni di lettori. La sorprendente versione proposta da Kenneth Branagh, impreziosita da un cast di acclamate celebrità e da effetti sbalorditivi, rappresenta per gli spettatori un vero e proprio invito a salire a bordo del famoso treno per compiere il viaggio più trepidante della loro vita.

Creare una versione cinematografica dei romanzi di Agatha Christie non è mai facile, eppure la 20th Century Fox ha deciso di affidarsi a un regista classico e teatrale come Kenneth Branagh e gli ha affiancato un cast stratosferico del calibro di Michelle Pfeiffer, Judy Dench, Willem Dafoe, Johnny Depp, Derek Jacobi, Daisy Ridley e Josh Gad. Questi sono gli ingredienti essenziali per far sì che Assassinio sull’Orient Express risulti davvero un grande film.

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A differenza delle vecchie pellicole in questo caso il regista, Kenneth Branagh, non ha stravolto nulla, ma ha deciso di aggiungere alcuni tocchi di classe: un po’ d’azione, panoramiche suggestive, grandissimi scenari analogici che grazie all’aiuto della computer grafica diventano quasi dei cartoni, le bellissime sequenze di un treno che sfreccia tra la neve e dei dialoghi perfetti. I dialoghi sono la parte fondamentale di qualsiasi libro della Christie e per questo, nel film, sembra che sia stato realizzato un piccolo teatrino per ogni dialogo, un piccolo palco, con tanto di oggetti di scena e uno sfondo significativo.

La mossa più azzeccata è stata quella di affiancare ad un cast già d’eccezione un Hercule Poirot “meno famoso” interpretato dallo stesso Kenneth Branagh. La versione di Poirot in questo film è molto particolare. Ha un aspetto curatissimo, a partire dai suoi lunghi baffi spettacolari che fungono quasi da caricatura, fino all’ossessione dell’imprecisione che in alcuni casi diventa quasi comica. Rispetto ai suoi predecessori il Poirot di Branagh è leggermente più giovane e meno “ciccione” con molti più capelli tendenti al brizzolato (nei romanzi viene descritto con pochi capelli e neri). Kenneth Branagh si muove benissimo nei panni del detective ideato dalla Christie sfornando una prestazione degna di nota.

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Per quanto riguarda il resto del cast è difficile che qualche personaggio spicchi più di qualche altro ma di alcuni è impossibile non notare il talento. Come ad esempio quello di Caroline Hubbard, di Michelle Pfeiffer e del signor MacQueen di Josh Gad, ma anche Derek Jacobi e lo stesso  Johnny Depp regalano, seppur piccole, delle interessanti interpretazioni che risaltano più di tutte.

Le scenografie che compongono il film sono di rara fattura: dagli sbuffi di fumo al motore del treno, i cumuli di neve ammassati sulle rotaie, il bagliore dell’argento scintillante nella carrozza ristorante. I legni pregiati, il cuoio e le porcellane nella carrozza per Calais. Le bottiglie di Veuve Clicquot stappate e lo champagne versato nei calici. Un colpo di pistola. Il film mostra il famigerato treno fin negli angoli più reconditi. Il telespettatore assaporerà tutti i particolari di un’ambientazione che, ottant’anni fa, ha catturato l’attenzione del mondo. Il tutto accompagnato dalle musiche di Patrick Doyle, a volte sovrastanti rispetto alla scena e spesso di ottimo accompagnamento.

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In conclusione Assassinio sull’Orient Express è un classico giallo tipico degli anni ’40 come solo Agatha Christie sapeva realizzare. Se amate il genere e in particolare la scrittrice dovete assolutamente guardalo perché il film merita davvero tanto.

VOTO: 9/10


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